Consumo di suolo. Il Rapporto SNPA 2025 registra il dato peggiore degli ultimi 12 anni

Il rapporto SNPA 2025 “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” insieme alla cartografia e alle banche dati di indicatori allegati, fornisce il quadro aggiornato dei processi di urbanizzazione, artificializzazione e trasformazione del territorio, permettendo di valutare il consumo e degrado del suolo e il loro impatto sul paesaggio e sui servizi ecosistemici.

Il Rapporto evidenzia un aumento allarmante del consumo di suolo in Italia, con una trasformazione di aree naturali e agricole in superfici artificiali a un ritmo di oltre 2 metri quadrati al secondo. Questo trend causa la perdita di importanti servizi ecosistemici e l’aggravamento di fenomeni legati ai cambiamenti climatici, sebbene il rapporto non si limiti a segnalare criticità, ma metta in luce anche esperienze positive di rigenerazione e rinaturalizzazione

Dati principali e criticità

  • Ritmo elevato: Il consumo di suolo continua ad accelerare, confermando la tendenza degli anni precedenti.
  • Territori più colpiti: Le regioni con il maggiore consumo di suolo sono Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Sicilia e Lazio, anche se la crescita percentuale maggiore nell’ultimo anno si è registrata in Sardegna, Abruzzo e Lazio.
  • Costi nascosti: L’impermeabilizzazione del suolo comporta costi nascosti legati alla perdita di servizi ecosistemici, con impatti negativi sulla qualità della vita e la salute.
  • Aggravamento climatico: Il consumo di suolo accresce la vulnerabilità del paese ai cambiamenti climatici, specialmente nelle aree periurbane e urbane, e contribuisce all’aumento delle temperature cittadine. 

Esperienze positive

  • Inversione di tendenza: Il rapporto evidenzia che non è solo un documento di criticità, ma che esistono anche esperienze concrete e possibili di rigenerazione e rinaturalizzazione del suolo che dimostrano come sia possibile invertire la rotta.